NELLE TERRE DEL PROSECCO TRA ALLEGRIA E NOSTALGIA DI CANTI

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NELLE TERRE DEL PROSECCO TRA ALLEGRIA E NOSTALGIA DI CANTI

Nei giorni 25 e 26 Ottobre, il “Gruppo Corale Santa Cecilia” di Fabriano è stato protagonista di una trasferta a Conegliano Veneto, terra del prosecco, ospite della annuale rassegna “Andar per cori” organizzata dall’associazione corale “I cantori di Sottoselva”. Come di consueto per le tournée di due giorni, il weekend canoro si è svolto con un concerto tenutosi nella serata di sabato presso il Teatro di Santa Lucia di Piave e completato dalla solenne messa cantata la domenica mattina nella Chiesa di Santa Lucia, dedicata al noto Beato Fra Claudio, ovvero Riccardo Granzotto, che prima di abbracciare il cammino spirituale ha arricchito l’arte italiana di metà Novecento con sculture di altissimo prestigio. Il concerto del sabato sera, a tema per così dire “pagano”, ha avuto come filo conduttore per entrambe le Corali una serie di brani che hanno spaziato da rievocazioni vintage di sapore Anni 20, a canti tradizionali tipici delle nostre Regioni italiane, raggiungendo punte di toccante commozione nella ripresa di canti di guerra come la ben nota “Leggenda del Piave”, comprensibilmente molto sentita in quelle zone nel centenario della prima guerra mondiale, arricchita dalla lettura di testi d’epoca. Il “Gruppo Corale Santa Cecilia” ha poi intrapreso un filone che, con grande stupore dei presenti, è riuscito a condurre il pubblico in un immaginifico viaggio musicale intorno al mondo: partendo dalle coste del Baltico con un canto estone, si è arrivati alle calde terre peruviane, per poi approdare in Sardegna con il bellissimo “Non potho reposare”, e balzare quindi in quella allegra atmosfera italiana che solo Rossini sa trasmettere, concludendo poi il tour negli Stati Uniti con uno spiritual festoso e coinvolgente. Pleonastico sottolineare che tali esibizioni hanno riscosso un grande successo, dimostrando, ancora una volta, come il “Gruppo Corale Santa Cecilia” rappresenti un valido veicolo di trasmissione culturale e diffusione, oltre i confini locali, del nome della Città di Fabriano. Durante questa trasferta si sono inoltre toccati vertici di profonda umanità e sapori nostalgici dovuti al valore simbolico rappresentato dall’esecuzione: si è trattato, infatti, dell’ultimo concerto diretto dal Maestro Marcello Marini che, con la sua universamente riconosciuta professionalità, il suo coinvolgente carisma e la sua indiscussa genialità nel rendere ogni brano meraviglioso, ha inteso in questo modo salutare la sua attività di direzione corale durata 16 anni. E così, come lui ha voluto dedicare ai suoi coristi l’esecuzione di “Non potho reposare”, così i coristi vogliono ringraziarlo pubblicamente con lo stesso messaggio di stima e affetto.

                                                                                                                        Gioia Senesi

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