ASSEMBLEA CORALE S. CECILIA

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ASSEMBLEA CORALE S. CECILIA

Venerdì, 6 aprile u.s., (veramente dai verbali risulta il 29.3.1990) presso la sede sociale di via Gioberti, alla Domus Mariae. L’Associazione “Gruppo Corale S. Cecilia” di Fabriano ha tenuto la sua prima assemblea generale con la partecipazione di una folta rappresentanza delle sue tre categorie di soci: onorari (13), sostenitori (47 su 70) e cantori (36 su 44), in fase di attuazione delle norme del nuovo statuto approvato negli ultimi mesi dello scorso anno. Assente per indisposizione la Presidente uscente Signora Maria Cecilia Merloni e, per precedenti impegni pastorali S.E. il Vescovo Mons. Luigi Scuppa, con la graditissima partecipazione del Sindaco di Fabriano, Dr. Antonio Merloni e di altre innumerevoli personalità  cittadine, l’Assemblea, presieduta dal Dr. Claudio Ceccarelli, ha trattato i punti all’o.d.g.: relazione morale, relazione finanziaria, illustrazione dei punti chiave del nuovo statuto. Approvate all’unanimità  le relazioni è seguita poi la votazione per l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo e del Collegio dei Sindaci Revisori. Nel primo di questi organismi sono stati eletti: Carmelo Carrubba, Elio Palego, Euro Tisi, Antonio Bugliosi, Olimpio Rossi, Lilia Paladini, Daniela Mancinelli, Angelo Colacito. Per il Collegio dei sindaci: Giuseppe Gasparrini, Teseo Tesei, Olimpio Strona. Ma non si è ancora spento l’eco di questo episodio della storia della corale, che gli impegni del gruppo si riaffacciano subito alla nostra attenzione ed urgono con il loro susseguirsi, primo fra tutti la ormai prossima partecipazione alla 30/a Rassegna Internazionale delle Cappelle musicali di Loreto, che si terrà  dal 18 all 22 aprile. In altra parte del giornale è riportato il programma della manifestazione lauretana: quello che a noi interessa sottolineare è l’importanza della rassegna e la rinomanza che ne deriva alle corali partecipanti, l’arricchimento che se ne trae a contatto con complessi corali provenienti da tutte le parti del mondo, ciascuna con un bagaglio di tradizioni e cultura, che ne caratterizzano la partecipazione, favorendone la diffusione e la conoscenza. Infine, di più ed al di là  di tutto quanto accennato, c’è profusione di umana partecipazione alla vita degli altri attraverso lo scambio di relazioni, che la comune passione per il canto corale non può mancare di operare, proprio per quell’insegnamento continuo, che questa pratica ci dà , della ricerca costante di accordo e di armonia. Già  dall’anno scorso fu generalmente notata la mancata presenza di Don Ugo Carletti, che di questa manifestazione era diventata una tipica figura, emblematica di quanto possa conquistare la spontaneità  e la simpatia. La corale vuole riportare a Loreto nel cuore dei suoi componenti il M° Don Ugo Carletti, reinserendolo spiritualmente in una cornice, che l’ha avuto per tanti anni eminente partecipante.”

A. Colacito

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