Storia del Gruppo Corale Santa Cecilia

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Corale Santa CeciliaLa storia della corale S.C. si intreccia con quella del suo mitico fondatore Don Ugo Carletti, che nato a Fabriano nel 1920 sembrerebbe ritornarvi nel 1952, allorché una bolla vescovile del primo settembre, gli attribuisce, il beneficio minore detto di “San Venanzio“.
Mons. Lucio Crescenzi voleva Don Ugo a Fabriano per una supposta carenza di sacerdoti. Dall’Azione del 22/11/1952 leggiamo che, in occasione della festa di S.Cecilia, la messa solenne è cantata da un coro di ragazze che in una cronaca successiva, è diretto da Don Ugo. Nel luglio del 53, per la prima messa di Don Pietro Fedeli a Rosenga, una non meglio identificata Schola cantorum maschile, senza indicazione del Direttore, Canta brani di Perosi e di Casimiri. Anche questa Schola Cantorum, in altra occasione, appare diretta da don Ugo.
In una gita – pellegrinaggio ad Assisi nel 1953, per il settimo centenario di S.Chiara, Don Ugo esponeva ai gitanti il progetto della formazione di una vera corale a voci miste, raccogliendo già sul pullman numerose adesioni, probabilmente tra cantori che già Don Ugo conosceva e nuovi adepti entusiasti di partecipare a questa nuova esperienza.
Inizia così nel 1953, la preparazione dei coristi, sotto la direzione di Don Ugo, ci soccorrono a questo punto i ricordi personali dei primi cantori reclutati, che ricordano un concerto eseguito, di fronte ad un pubblico ristretto, in una sala del Palazzo Vallemani, “dove la corale si riuniva per le prove, avvalendosi della disponibile valentia della contessa Anna Moscatelli Vallemani accompagnatrice al pianoforte del neonato coro” (Colacito)
In una cronaca del 54 si dice che Don Ugo, con i suoi cantori “rende attraenti le funzioni per tutto l’anno” riconoscimento di un’attività del coro sperimentata già per tutto il 54, ma ancor prima, in cattedrale, come risulta da testimonianze attendibili dei primi coristi. Dopo mesi di prove, l’Azione dà notizia di un concerto, che avviene nella chiesa collegiata di S.Nicolò, in occasione della festa del santo titolare, è l’anno 1956.
Il Coro eseguì pezzi tratti dalla Missa Papae Marcelli di Palestrina Annota il cronista “ la chiesa è gremita e il popolo è in attesa di questo evento, aspetta per ascoltare la prestazione della Sig. na Emilia Gaoni, la cui bella voce è già conosciuta…ci si domanda da chi è composto questo gruppo corale e la risposta è che esso è composto da semplici dilettanti, che senza alcuna pretesa risposero alla chiamata di Don Ugo.
Sono operai, buone massaie e madri di famiglia, giovani studenti e giovanette che Don Ugo istruisce e lancia. Annota Filippo Rossi, che fece parte del coro dai primordi, che “ le prove venivano fatte i primi tempi nei locali della Confraternita del SS.,situati vicino alla collegiata di S. Nicolò.
In seguito i coristi si riunirono nei locali della servitù, di palazzo Vallemani, messi a disposizione dalla presidentessa, contessa Anna Moscatelli Vallemani, la cui opera fu preziosa, sia per la nascita del coro, che per la sua continuazione. Il secondo concerto si tenne a Sassoferrato, al teatro Perotti, dove il coro accompagnato al pianoforte dalla signora Di Leo, eseguì brani dalla Gioconda e da altre opere verdiane. Durante il duetto della Gioconda accadde un fatto increscioso,il soprano solista, ad un certo punto non riusciva più ad emettere la voce l’emozione le stava facendo un brutto tiro.
Ai senatori del coro, Ugo Rossi, Finocchio, Mariotti, Capaldi, Passerini si affiancarono presto dei giovani, che sotto la guida di Don Ugo, divennero i pilastri del coro.
Nel corso degli anni, con la nomina di Don Ugo a mansionario della cattedrale, la Schola cantorum di S. Cecilia, divenne la titolare della cappella musicale della chiesa di S.Venanzio Martire. Maestri di cappella si erano avvicendati nella direzione della cappella musicale di S. Venanzio dalla seconda metà del 500, raggiungendo il massimo fulgore nel 600, musicisti capaci anche di una produzione originale, con spartiti editi a stampa da famose tipografie veneziane e ritrovati in biblioteche di grandi capitali europee (Tesi di laurea di Campolucci).
L’ultimo maestro di cappella con tale incarico ufficiale era stato il canonico Don Giuseppe Marinelli, presso il quale si recava Don Ugo con il fratello, ancora ragazzini. Ma tornando ai primi anni del coro, c’è da dire che, alcuni componenti del coro, facevano anche parte del coro Emidio Gagliardi del teatro, alla cui direzione c’era la maestra Anna Maria Tisi. Il coro intanto, con una intensa attività concertistica, si fa conoscere nelle Marche ed oltre i suoi confini, finché, nel 1958, lo troviamo ad eseguire canti liturgici in S.Pietro, durante una celebrazione di Pio XII, lo si desume da un’annotazione su una foto di D. Ugo e di alcuni coristi scattata in S.Pietro, Don Alfredo Zuccatosta e la sorella Rita, bambini nella foto, confermano la circostanza.
Nel 1960, il coro, già di buon livello, partecipa al concorso polifonico internazionale Guido D’Arezzo. Con una lettera all’allora ministro del Turismo e dello Spettacolo Folchi, viene chiesto un contributo. Nel ’61, il coro si esibisce per la prima volta al teatro Gentile, alla presenza delle autorità comunali e religiose, con l’oratorio di Don Lorenzo Perosi, la Resurrezione. L’orchestra era composta da elementi del Conservatorio Rossini di Pesaro, unica eccezione la contessa Anna-Moscatelli Vallemani, presidente del coro, che suonava l’arpa.(Pippo Rossi).
Sempre di questo periodo è la partecipazione della corale ad un concerto del baritono Gino Bechi e del soprano fabrianese RINALDA PAVONI, in onore della Madonna del buon Gesù, nel quinto centenario del suo culto. Il 2 ottobre 1961, presso lo studio notarile del dr. Antonino Giacalone si costituisce l’Associazione Civile “ GRUPPO CORALE S.CECILIA” Nell’atto notarile è annotato che il gruppo è “ DA OTTO ANNI SORTO IN FABRIANO “ con sede presso il Palazzo Vallemani in via Cavour 5. Presero parte alla stesura dell’atto costitutivo : Don Ugo Carletti, la contessa Anna Moscatelli vedova Vallemani, Elena Mezzanotte in Meloni, Tiziano Di Leo, Roberto Ruggeri, Tisi Euro.

Viene nominato il Consiglio Amministrativo, di cui il Presidente è la contessa Vallemani, segretario Tiziano di Leo, cassiere Euro Tisi. Don Ugo è il Direttore Tecnico con facoltà di 2 voti nelle votazioni.
A questo punto la storia del coro e’ fedelmente raccontata dalla stampa locale, dai verbali dei consigli, mi limito perciò a riportare alcuni eventi e curiosità a richiamare alla memoria personaggi illustri e meno illustri della nostra città che a vario titolo vengono a contatto e collaborano con il coro. In un concerto per la conferenza femminile della San Vincenzo de Paoli tenuto nella sala dell’AVIS, presentato dalla signorina Rosina Busardò, figlia del Preside della Scuola Agraria, la contessa Vallemani, che accompagna al pianoforte, viene definita dal cronista, abilissima.
Poi un concerto presso il liceo classico nel 1966, su invito dell’indimenticata preside Fernanda Imondi Romagnoli. Sempre di quest’anno un pellegrinaggio a Lourdes, è la prima volta che il coro esce dall’Italia. Nel ’66 la prima partecipazione alle manifestazioni dell’ORSAM (Organizzazione Romana Sviluppo Arte Musicale).
La corale si classifica terza assoluta fra 15 corali, nella giuria del concorso maestri prestigiosi, come Mons. Domenico Bartolucci, Carlo Cammarota.
Sia l’Osservatore Romano, che la Voce Adriatica, riportano l’evento. Al teatro Pergolesi di Jesi la corale esegue in dicembre la Pastoral Messe di Gruber, che diverrà tradizionale per le celebrazioni della liturgia natalizia da allora a tutt’oggi. Nel novembre del ’70 un concerto al Teatro Gentile, con il presidente Giovanni Gatti che ringrazia e profonde lodi.
Nel 1972 la corale si classifica seconda ad un concorso nazionale “Città di Ravenna”. Nel ’75 un terzo posto al premio internazionale “Fides” di Pescara.
Nel 1976, la corale, si reca per la prima volta in Germania a Esslingen, sede della Fritz Muller Pressen fabrik e a Stoccarda. Sempre nel 1976 l’incisione a Milano di un disco di musica polifonica con 18 ore di continua presenza in sala di incisione e presentazione al Lyons Club in una conviviale allo Janus.
Il 1979 si caratterizza per la partecipazione alla XIX rassegna internazionale delle cappelle musicali di Loreto, unica corale marchigiana invitata. Il 3/4/81, ricorre il 50° Anniversario della fondazione delle industrie Merloni, ben 600 pulman portano a Roma migliaia di dipendenti, il coro nell’allora sala Nervi, (ora Paolo VI) intrattiene i presenti in attesa dell’arrivo del Santo Padre, accolto dal “Tu es Petrus“.
Il 27/10/81 invito a Camerino per un concerto nell’aula magna dell’Università, chiamati dal Prof. Pedrotti, titolare della cattedra di botanica. Nel 1984 tournée in Cecoslovacchia dal 14 al 23 settembre con concerti a Vlasim, Podebrady, località termale e a Praga alla “PRADSKY Hlahol” la più importante sala da concerto praghese con straordinario successo e grandi consensi. Tutti ricordano di una messa celebrata da Don Ugo, di nascosto in una chiesa di Praga.
Poi concerto natalizio organizzato dall’Inner Wheel per l’AVIS e nel 1985 tournée in Polonia con concerti a Lublino e Cracovia. 1985 solito concerto natalizio al teatro Gentile, lo ricordiamo però, perché è commentato da un suggestivo scritto del Prof. Renzo Armezzani, che a piè dell’ultimo foglio, annota con grande umiltà:” questo testo può esser modificato, corretto, cancellato, in parte o in tutto, a completo piacimento del coro di Don Ugo.
“Nel 1986 è ospite della corale S. Cecilia un coro femminile Argentino che si esibisce al Gentile il 17/09.
Le coriste sono alloggiate anche presso famiglie di nostri cantori e, sono volonterosamente accompagnate dai baldi giovani coristi a Gubbio, Loreto, Ancona, Frasassi, cospicue le bollette telefoniche pagate dalle famiglie che ospitano le ragazze argentine. Il 21/12/1987 consegna da parte dell’assessorato alla cultura e della Pro Loco di una targa ricordo alla corale S. Cecilia quale ospite d’onore al 30° anniversario del Premio Nazionale Artisti Dello Spettacolo con menzione particolare al maestro D. Ugo Carletti. Lettera firmata dal Dr Parca e Fabriski.
Il “9 aprile 1988 il coro è a Seckach in Germania. Comincia un sodalizio con questa cittadina che continua ancora oggi. Il Coro ospita la corale di Lublino, è l’ottobre del 1988, durante la visita alla grotta di Frasassi, la corale polacca canta per proprio diletto dentro la Grotta Grande del Vento. E’ casualmente presente il conduttore televisivo Mino Damato, che sta preparando per la terza rete Rai, una puntata della sua trasmissione ”alla ricerca dell’arca” nella grotta, per la vigilia di Natale. Incuriosito parla con Don Ugo e chiede la partecipazione del nostro coro alla trasmissione con canti natalizi. Don Ugo accetta, ma proprio in questo periodo, si manifesta la sua malattia.
In un primo tempo perciò, il coro rinuncia alla partecipazione, ma poi dopo le insistenze del conduttore televisivo, accetta, affidando il coro al maestro Giorgio Spacca, che facendo già parte della sezione dei baritoni e bassi, aveva preso da un po’ di tempo a dare una mano a Don Ugo nella preparazione delle voci e nell’apprendimento delle parti.
La Vigilia di Natale la corale partecipò alla trasmissione televisiva indossando i costumi storici forniti dalla organizzazione. Don Ugo seguì in televisione dall’ospedale di Matelica, la trasmissione televisiva. Morirà a Matelica il primo marzo 1989. Il 19/05/89 alla presenza del notaio Enrico Falsino, l’associazione corale si dà un nuovo statuto, il maestro Giorgio Spacca succede ufficialmente a Don Ugo, nella direzione del coro e dirige per la prima volta il coro a Cupramontana il 26/5/89.

 Il 1990 si caratterizza per la partecipazione al Corimarche di Pesaro a marzo, e alla rassegna internazionale delle cappelle musicali a Loreto, e alla rassegna” serate con cori in Urbino. A giugno arriva a Fabriano il Viadana Kamara Korus di Budapest.
Concerto a San Benedetto. Per la serata di S. Cecilia, il neo presidente Elio Palego ed il suo vecchio professore Renzo Armezzani, socio della corale e grande estimatore del nuovo maestro Giorgio Spacca, trattano in un incontro prima della cena, la polifonia nel contesto artistico del XVI secolo “ Giorgio dirige il coro nella esecuzione di alcuni brevi brani esplicativi.
E’ un grande successo, il prof Armezzani si ferma a cena e conversa amabilmente con i presenti. A Natale, invece del solito concerto nel teatro in ristrutturazione, il coro esegue un concerto itinerante, esibendosi all’ospedale, alla casa di riposo, presso il monastero delle suore di San Luca, e infine al palazzo del podestà. Il 19/3/91 visita del santo padre a Fabriano, il coro canta insieme ai “giovani fabrianesi” durante la cerimonia in cattedrale.
In ottobre il coro è ancora in Germania, l’anno dopo nel ’92 è la volta degli amici tedeschi di essere ospitati a Fabriano, dalle solite famiglie amiche. Il 19/12/92 la corale partecipa alla manifestazione per il bicentenario della nascita di Rossini, tenuta in Ancona alla loggia dei Mercanti. Al pianoforte Emilio Procaccini.
Il maestro Massimo Gualtieri (Racconto del Presidente) Il 30 gennaio 1993, memorabile esecuzione al Gentile della Petite Messe solennelle di G. Rossini per soli, coro, 2 pianoforti ed armonium. Marinella Pennicchi soprano, Gloria Banditelli contralto (ora di lvello internazionale), tenore Jurgen Schroedel e basso Roberto Scaltriti. Al I° pianoforte il Maestro Emilio Procaccini, Francesco Fratini al II° e Sauro Argalia all’Armonium. Dirige il maestro Giorgio Spacca, che salendo sul podio, dimentica lo spartito, ma dirige mirabilmente a memoria.
Il 1994 è un anno tragico per il coro. Il Maestro G. Spacca si dimette dal suo incarico per impegni di lavoro e viene sostituito dal maestro Massimo Gualtieri di Terni, ma nella sera stessa della presentazione del nuovo maestro, 17 membri del coro, fra cui 2 consiglieri non si presentano, mandando una lettera in cui si contesta l’operato del consiglio in carica ed alcune decisioni assunte, è un gruppo piuttosto consistente, oltre tutto formato in prevalenza dalla sezione dei contralti, la burrascosa scissione che ne deriva, mette in forse la continuazione dell’attività della corale, totalmente da ricostruire in una sua sezione.
Il coro Fortunatamente lo zoccolo duro del coro non si dissolve, alcuni vecchi cantori rientrano a far parte della corale abbandonata per motivi familiari o di studio e lavoro e il 16 dicembre 1994 la corale esegue al teatro Gentile l’Oratorio di Natale di C. Saint Saens ed il Gloria di Vivaldi con l’orchestra Sinfonica delle Marche, e la direzione del Maestro Massimo Gualtieri, è la fine di un incubo. Il 2 aprile ’95 la corale S. Cecilia, insieme alla corale Musica Antiqua di Terni, esegue il Credo in Mi minore ed il Gloria in Re Maggiore di Vivaldi e l’Halleluia dal Messia di Haendel al teatro Mancinelli di Orvieto, sempre con l’orchestra sinfonica delle Marche.
Nel Maggio del 1995 esce la pubblicazione di Stefano Campolucci “La Cappella Musicale di S. Venanzio a Fabriano dal 1578 al 1728”. Il 12/11/95 concerto al Gentile per l’AVIS e fine della collaborazione del maestro Gualtieri. Subentra il Maestro Mauro Chiocci di Perugia. Il 15/12/95 al Gentile, grande concerto di musiche di Alessandro Cicognini, recuperate dalle colonne sonore dei film di Vittorio De Sica e mirabilmente riorchestrate dal Maestro G. Spacca, eseguite dall’Orchestra sinfonica delle Marche, con la partecipazione del coro S. Cecilia.
L’orchestra è diretta dal maestro Nicola Samale e in alcuni brani da Manuel De Sica. Interviene anche il Basso Concittadino Ezio Maria Tisi. Il 23/3/96 la corale partecipa ad una serata ricordo del Prof. Romualdo Castelli eseguendo musiche di Perosi e l’inno musicato dal maestro Giuseppe Marinelli, sulle parole dello stesso Prof. Castelli “Partendo dal tuo tempio“ armonizzato a 4 voci dal maestro Spacca. Il 13/6/66, nell’ambito delle manifestazioni del Palio concerto di musica sacra e profana colta e popolare dei secoli XIV- XV- XVI eseguito nel chiostro di S. Nicolò. Immediatamente dopo la partecipazione alla rassegna continentale Europa Cantat nella città universitaria di Loughborough in Gran Bretagna. Il coro, diretto dal maestro catalano Praz, esegue con altri cori europei la messa di Requiem di Mozart. Il coro esegue anche 2 concerti a Luton e Leeds. Il 19/12/96, nel 40° anniversario della morte di Lorenzo Perosi, in collaborazione con l’Ente Festival Perosiano Di Tortona, concerto a S. Nicolò. Viene eseguito il Transitus Animae di Perosi, un oratorio per Mezzo soprano coro ed orchestra. Il mezzo soprano è Carla Paryla. L’orchestra Sinfonica delle Marche è diretta da Nicola Samale. Lo stesso concerto è ripetuto 2 giorni dopo a Tortona.
Maria Garzia Trontino Soprano del coro Il 3/8/97 Festa del Perdono di Assisi, concerto nella Basilica di S. Maria degli Angeli con la esecuzione della Messa di REQUIEM e la messa di Gloria e Credo di Gaetano Donizetti. E’ la prima collaborazione con la corale Marietta Alboni di Città di Castello. Lo stesso concerto doveva essere ripetuto al teatro Morlacchi di Perugia il 28/9, ma il terremoto del 27/9 impedì il concerto che doveva concludere la Sagra musicale Umbra. Dal 22/11 la corale è nuovamente affidata al maestro Spacca. Il 17/4/98 ancora le due corali insieme per l’esecuzione della messa di Credo e Gloria di Donizetti, nella chiesa della Sacra Famiglia, concerto dedicato alla divisione di oculistica dell’ospedale di Fabriano e alla donazione delle cornee. Dal settembre del ’98 si costituisce il coro di voci bianche denominato le Verdi note. Era il sogno mai realizzato da Don Ugo. Maria Grazia Trontino, soprano del coro maggiore, coordina le coriste che si dedicano a tale attività. Nell’ottobre del ’98, il maestro Marcello Marini assume la direzione del coro.
E’ una figura carismatica già nota ai nostri coristi per aver già diretto la nostra corale nelle collaborazioni con la corale Marietta Alboni di Città di Castello. Nel maggio del ’99, ancora in Germania, presso gli amici di Seckach che questa volta fanno le cose in grande. Invitano infatti il prof. Romano Prodi alla inaugurazione di una nuova sala nel villaggio del fanciullo, istituzione nella quale Prodi, giovane studente prestò la sua opera da volontario nel secondo dopo guerra. Magistrale l’esecuzione al Teatro Gentile del “TE DEUM” di Pedini, in presenza dell’autore stesso, seduto in prima fila, concerto natalizio dedicato alla associazione oncologica fabrianese, e l’anno dopo del “Gloria di Rutter” in presenza di tutte le massime autorità regionali, in occasione della riapertura al culto della cattedrale basilica di S. Venanzio, dopo i lavori di restauro imposti dal terremoto. L’anno 2002 si caratterizza per la Tournée in Estonia. A questo punto, sospendiamo il lungo racconto della storia della nostra corale, per i più curiosi od interessati invitiamo a sfogliare i capitoli della “Rassegna stampa” o “La storia per anno” o “I concerti” per avere altre notizie e curiosità circa la nostra attività. Buona lettura !!!

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