IL CONCERTO DELLA CAPPELLA SISTINA

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IL CONCERTO DELLA CAPPELLA SISTINA

Un evento da iscrivere negli annali della storia cittadina.

Può essere questo, in sentesi, il giudizio per descrivere il concerto che il 24 giugno la “Cappella Sistina” ha tenuto nella Cattedrale di Fabriano.

Erano diversi anni che rivolgevo a Mons. Giuseppe Liberto l’invito a portare a Fabriano la Cappella Musicale Pontificia da lui diretta, vista la grande stima intercorsa con il compianto Mons. Luigi Scuppa e l’amicizia, ormai quasi trentennale, con il sottoscritto, facendo parte tutti e due del Centro di Azione liturgica (C.A.L.).

Un anticipo dell’evento che abbiamo vissuto il 24 giugno si era realizzato domenica 2 gennaio 2005 con il concerto in Cattedrale dei Pueri Cantores della stessa Sistina, diretti da Don Marco Pavan, ospiti per qualche giorno dei Monaci di S. Silvestro.

Anche in quell’occasione, durante la cena a San Silvestro, si consolidò il reciproco desiderio di portare a Fabriano tutta la Cappella.

Mancava solo la motivazione, che può essere solo di natura ecclesiale, per far muovere dal Vaticano i Cantori del Papa.

Finalmente, ecco l’occasione propizia: il 280° anniversario della elevazione di Fabriano a Città e Diocesi. Nel 1728 il Papa Benedetto XIII con la Bolla “Inscrutabili Aeterni” del 15 novembre concedeva a Fabriano l’alto onore di fregiarsi del titolo di Città, elevava la Collegiata di S. Venanzio a Cattedrale e univa “aeque principaliter” a Camerino il territorio di Fabriano, sotto la guida del medesimo Vescovo.

A novembre scorso ne parlai con Mons. Liberto durante l’annuale assemblea del C.A.L., trovando immediata disponibilità da parte del Maestro. Il 7 gennaio ci siamo poi incontrati a Roma per dare concretezza al programma, fissando la data del 24 giugno.

Il Vescovo Mons. Giancarlo Vecerrica ha accolto con grande entusiasmo la proposta e ha subito inoltrato la richiesta al Segretario di Stato del Papa il Cardinale Tarcisio Bertone, che per ricordare e solennizzare questo anniversario ha consentito che il Coro, che presta servizio nelle celebrazioni presiedute dal Papa nella Basilica di S. Pietro, venisse ad esibirsi nella nostra Città.

Il Gruppo Corale S. Cecilia di Fabriano, con in testa il Presidente Ing. Adriano Abatelli e tutto il Consiglio Direttivo, ha assunto l’onore e l’onere di organizzare l’avvenimento. Sono stati, perciò, istituiti un Comitato d’onore, presieduto dal Vescovo, e un Comitato organizzativo, che ha curato nei minimi particolare l’accoglienza della “Cappella Sistina”.

Il Coro S. Cecilia ha voluto anche che la serata fosse dedicata ad Alessia Rossini.

Finalmente l’attesa che si era creata in città ha avuto la sua soluzione la sera del 24 giugno, al termine della Festa di S. Giovanni Battista, Patrono della Città e della Diocesi.

Vedere schierata la “Cappella Sistina”, sotto la guida attenta e puntuale del Maestro Mons. Giuseppe Liberto, sotto le volte della nostra meravigliosa Cattedrale di S. Venanzio era già di per sé un fatto straordinario e, perciò, emozionante.

L’eccezionalità dell’evento è stato poi confermato dalla esecuzione. Certamente ci sono tanti Cori che eseguono lo stesso repertorio della “Cappella Sistina” (forse ce ne sono alcuni che lo fanno in modo filologicamente ineccepibile), ma l’interpretazione che ne da la Corale del Papa ha una sua fisonomia inconfondibile.

Il programma spaziava dal gregoriano ai grandi autori della polifonia classica, da Lorenzo Perosi a Giuseppe Liberto, ed è stato eseguito con la consueta precisione, confermando che la “Cappella Sistina” è veramente la custode e l’interprete più autorevole della tradizione della musica sacra della Chiesa di Roma.

La grande produzione polifonica, che dal 1500 ha avuto nella Città dei Papi uno dei centri di maggiore diffusione, ha evocato quelle sonorità, a volte raccolte, a volte solenni, che nella musica sacra sono il mezzo per elevare gli animi alla preghiera, alla lode e alla contemplazione della bellezza e dell’armonia di Dio.

Le voci bianche dei ragazzi, sostenute dalle voci degli adulti, creavano un amalgama sonoro di grande suggestione, per cui anche i brani più noti sembravano diversi e quasi mai ascoltati.

Nell’intervallo il M° Gianluca Libertucci ha eseguito all’organo “7 suggestioni su Veni Creator” di Giuseppe Liberto.

Di grande difficoltà il “Te Deum” per organo e coro, scritto dal M° Liberto per la chiusura del Giubileo del 2000, che ha concluso il Concerto, suscitando al termine una vera ovazione a conferma dell’unanime gradimento.

Tutte le esecuzioni dei vari brani del programma sono state accolte da prolungati ed entusiastici applausi dei presenti.

La Cattedrale era gremita all’inverosimile dai fabrianesi e da molti ospiti, venuti dalle città vicine, che non si sono voluti perdere una serata di vero godimento artistico e quasi per poter dire ai posteri con una punta di orgoglio: “C’ero anch’io”.

Al termine il Vescovo e il Sindaco hanno rivolto un cordiale saluto e ringraziamento al Maestro Direttore e ai cantori, offrendo a tutti una filigrana e ai ragazzi un album da disegno.

 

 

Don Alfredo Zuccatosta

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